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La vita fuori dallo smartphone è insopportabile

"Sogno da sempre il vero amore. Mi tratterà molto bene, mi proteggerà da ogni incertezza, dal trasferimento, dalla tristezza e dalla solitudine. Tuttavia, so da sempre che quella persona non arriverà mai". Questo è uno dei tipici messaggi che Lily, una ragazza di 19 anni che lavora in fabbrica, posta sul suo Qzone. Queste righe bellissime e malinconiche sono accompagnate da una raccolta di foto di matrimoni stupendi, di belle donne e palazzi in stile europeo che Lily ha raccolto online.

Lily ha iniziato a utilizzare QQ quando, lasciato il suo villaggio, ha cominciato a lavorare nelle fabbriche. Durante le pause e dopo il lavoro, la prima cosa che faceva era quella di controllare il suo Qzone a cui è collegata ventiquattro ore su ventiquattro. Il Qzone di Lily è uno spazio elegante dove ha raccolto un sacco di foto e musica pop. Online, parla come se fosse una principessa in attesa del vero amore, mentre non parla mai così quando è offline. 

La famiglia di Lily, composta da cinque persone, vive in due piccole stanze singole. Il bagno e la cucina vengono condivisi entrambi con altre due famiglie di migranti dalla campagna. D'estate, la famiglia si lava in un bagno in comune, senza doccia. Il pavimento è spesso ricoperto di carta igienica usata e acqua sporca e ci sono macchie sul muro. Un giorno, in estate, dopo il lavoro, Lily stava "armeggiando" con QQ nella sua stanza. Senza aria condizionata la temperatura supera i 38 gradi. Dopo un po', alza lo sguardo verso l'antropologo Xin Yuan, seduto in un bagno di sudore.

"La vita fuori dallo smartphone è insopportabile, eh?", disse sorridendo.

Quindi, dove vivono queste persone oggi? Sì, è vero, si fanno tutta la strada dai loro villaggi di origine per vivere geograficamente più vicino al mondo moderno, eppure sembra che ci arrivino solo online, l'unico posto dove possono realizzare le loro aspirazioni.

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