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e-TERM
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e-TERM = European training programme in electronic records management for administrators and archivists

(progetto nell'ambito del programma Leonardo da Vinci della UE)

Il progetto E-TERM (recentemente presentato dal suo coordinatore, Peter Horsman, nella Conferenza Europea sugli Archivi di Firenze - cfr. http://www.anai.org/
Conferenza%20europea/abstracts/0206_sesspom.htm
) si propone la messa a punto di un modello europeo di percorso formativo per archivisti / records manager e amministratori, indirizzato in particolare alle problematiche sollevate dal diffondersi di documenti ed archivi elettronici e dalla necessità di una loro efficace ed efficiente gestione e conservazione.

Il progetto, coordinato dalla Archiefschool di Amsterdam e in particolare da Peter Horsman, si colloca nell'ambito del programma europeo Leonardo da Vinci. Vede coinvolti, oltre ad Archiefschool, la School of Library, Archive and Information Studies dell'University College di Londra (Gran Bretagna), la University of Northumbria Newcastle (Gran Bretagna), la Fachhochschule - University of applied sciences di Potsdam (Germania), l'Università di Tampere (Finlandia), la Universidade do Porto (Portogallo) e l'Ufficio Centrale dei Beni Archivistici (che ha incaricato chi scrive di presenziare agli incontri del gruppo di lavoro tenutisi a metà aprile e a metà ottobre 2000 rispettivamente ad Amsterdam e a Londra). Il progetto si relaziona con un precedente progetto (RECPRO), sviluppato nell'ambito del programma europeo Socrates, e con i risultati e le raccomandazioni del DLM Forum. La conclusione del progetto è prevista per il dicembre 2001.

I destinatari del percorso di formazione la cui messa a punto costituisce l'obiettivo del progetto sono essenzialmente funzionari e dirigenti impegnati nella progettazione e nella quotidiana amministrazione di sistemi di gestione archivistica, sia nel settore pubblico che nel settore privato. Fin dalla sua prima impostazione, il progetto prende a riferimento un seminario realizzato presso la Archiefschool di Amsterdam (Seminar on Digital Archives), articolato in cinque moduli (si riportano i titoli dei moduli dalla versione inglese del Manuale del seminario, dandone una traduzione non letterale tra parentesi):

  • Change of perspective and the new role of the archivist (il nuovo ruolo dell'archivista; mutamenti di prospettiva)
  • The archival aspect (aspetti archivistici)
  • Administrative-legal aspect; Organisational aspect (aspetti amministrativi e legali; aspetti organizzativi)
  • Design and management of digital archives (progettazione e gestione di archivi digitali)
  • Policy perspective (prospettive e strategie per la concreta progettazione e implementazione).

Nel seminario olandese, i moduli sono previsti ognuno su una giornata, in giornate non consecutive, in modo tale da consentire ai partecipanti una adeguata preparazione preliminare ad ogni modulo, ad esempio con la lettura di una serie di testi e lo svolgimento di una serie di assignments (una sorta di "compiti a casa") successivi ad ogni giornata e preliminari alla successiva.

Ogni modulo è presentato, nel Manuale che accompagna il seminario, con una presentazione sintetica dei learning goals (obiettivi didattici) del modulo stesso e del suo inquadramento nel contesto complessivo. Segue un elenco di testi (teorici o di riferimento a case studies) di cui è richiesta una lettura preliminare (ognuno accompagnato da una stima del tempo necessario) e una serie di assignments, di suggerimenti e stimoli che attirano l'attenzione su particolari aspetti di ogni testo in relazione agli argomenti del seminario e alla situazione lavorativa di ciascun partecipante. Ogni giornata è poi scandita in lezioni frontali, domande, discussioni di gruppo e col docente (Il Manuale completo verrà reso disponibile sul sito del progetto, in preparazione).

L'impostazione del corso olandese è stata esaminata (tenendo conto anche di un contributo di Maria Pia Mariani in merito) e sostanzialmente fatta propria, nella sua struttura di base, dal gruppo di lavoro, con alcuni interventi, quali:

  • la trasformazione delle 'giornate' in veri e propri 'moduli', sui quali si sta lavorando per espanderli e integrarli, ognuno dei quali articolabile in più giornate effettive;
  • la previsione della possibilità di organizzare percorsi di formazione a distanza oltre che veri e propri corsi con lezioni frontali;
  • la possibile inversione del secondo e del terzo modulo, in modo da presentare gli aspetti archivistici dopo gli aspetti giuridici e organizzativi;
  • la possibilità di far precedere il percorso formativo da un modulo introduttivo, incentrato, a seconda dell'estrazione dei partecipanti, o sulla scienza dell'informazione, o sulla teoria e pratica archivistica, o sugli aspetti amministrativi e organizzativi.

In particolare è stata mantenuta l'impostazione marcatamente didattica, specie in riferimento ai materiali che ci si propone di raccogliere come sussidi didattici, ognuno dei quali dovrà essere correlato a un preciso stadio del percorso formativo previsto. Nel corso olandese, ad esempio, di uno dei testi di riferimento impiegati (la Guide for managing electronic records from an archival perspective del Consiglio Internazionale degli Archivi) è richiesta la lettura e discussione di specifiche parti nell'ambito dei moduli 1, 2, 3 e 5, in correlazione alle diverse tematiche affrontate.

Negli incontri finora tenutisi, oltre che sul percorso formativo in riferimento al seminario olandese, si è focalizzata l'attenzione su tre tipologie di risorse da impiegare in appoggio al percorso didattico, per le quali si vanno raccogliendo materiali di riferimento. Lo scopo è di costituire una case base e una text base, rispettivamente comprendenti (o integralmente o come rimando ad altre risorse, elettroniche o a stampa) alcuni studi di casi e materiali testuali (libri, articoli, siti web, ecc.) direttamente utilizzabili come materiale didattico, e una concept base, una sorta di glossario di riferimento a termini e concetti impiegati nell'ambito del corso. Ogni risorsa individuata dovrebbe essere raccordata a punti specifici del percorso didattico, associandola altresì a specifici task da assegnare ai partecipanti al corso. Ai materiali di riferimento utili per il percorso didattico "europeo", in lingua inglese, è previsto si possano affiancare materiali, nelle diverse lingue, per la messa a punto di insiemi "locali" di risorse utili nelle diverse realtà nazionali.

Il percorso didattico in elaborazione potrà servire da punto di riferimento per l'organizzazione sia di veri e propri corsi, o seminari, da tenersi "in classe", con lezioni frontali, sia per la messa a punto di corsi "a distanza", fruibili via internet. A questo scopo Archiefschool e Fachhochschule stanno conducendo esperimenti con i due ambienti di e-learning via Web Blackboard e Gentle. Il progetto prevede inoltre l'organizzazione, a cura dei tre partner maggiormente impegnati nel progetto, anche dal punto di vista delle risorse (Archiefschool, University College e Fachhochschule), di corsi pilota in cui realizzare una prima sperimentazione.

I materiali raccolti, il programma dettagliato del seminario olandese di riferimento e in genere tutte le informazioni sul progetto verranno raccolte su un sito Internet, in via di predisposizione a cura dell'University College con la supervisione e il coordinamento di Archiefschool; se possibile verrà anche messo a punto (a cura di Archiefschool e/o di Fachhochschule) un sito di e-learning nel quale implementare un corso sperimentale sulla base di uno degli ambienti software citati o di altro ambiente idoneo.

Il progetto e la sua impostazione, direttamente come si è detto ispirata ad esperienze del nord Europa, presenta comunque a parere di chi scrive spunti e stimoli di grande interesse, specie dal punto di vista dell'impostazione didattica, anche per la realtà italiana, anche alla luce delle iniziative di formazione realizzate e in corso in Italia seguito (cfr. ad esempio i corsi in collaborazione tra AIPA e Ufficio Centrale organizzati da diverse Scuole d'Archivio, per i quali cfr. Il mondo degli archivi a. VIII n.s. n. 2/2000, UCBA p. 10 e a. VIII n.s. n. 1/2000, UCBA p. 29). Di converso, l'esperienza italiana in quest'ambito, con le sue peculiarità, potrà fornire un utile contributo anche alle riflessioni in sede europea; in particolare, dai corsi realizzati e in progettazione in Italia (da parte dell'Amministrazione Archivistica, delle Università e di altri soggetti) potrebbero emergere iniziative di coordinamento che portino alla messa a punto di specifici percorsi formativi e alla raccolta di materiale (testi, studi di casi) da portare a riferimento anche a livello europeo.

Maurizio Savoja
Archivio di Stato di Milano
2001

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